Lettera agli azionisti

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ILLUSTRISSIMI SOCI,
l’esercizio che si è chiuso il 31 dicembre 2017 è stato caratterizzato da un alto tasso di discontinuità rispetto al recente passato. Gli indirizzi che hanno accompagnato la nomina dell’attuale vertice aziendale disegnano, infatti, una strategia tesa a restituire alla Vostra Società la sua tipica missione, quella di multiutility a forte vocazione industriale.

La priorità deve essere la creazione di valore e valori, primo tra questi il perseguimento del più elevato livello qualitativo dei servizi forniti a clienti e cittadini, avendo ben presente il percorso da intraprendere per raggiungere tale obiettivo. Gli investimenti infrastrutturali ne rappresentano di gran lunga l’elemento più rilevante. La redditività, la razionalizzazione dei costi di gestione e una sempre maggiore efficienza nella resa del servizio agli utenti sono gli effetti attesi anche nel breve periodo.

La strada da seguire è stata chiara sin da subito. Il 28 luglio 2017, dopo solo due mesi dall’insediamento del Consiglio di Amministrazione, sono state presentate ai mercati le Linee Guida Strategiche 2018-2022 e a fine novembre tali linee hanno trovato espressione organica, articolata e compiuta nel nuovo Piano Industriale 2018- 2022. Un punto fondamentale, questo, da meritare un successivo, maggiore approfondimento, al fine di potersi soffermare ora sui risultati conseguiti dalla Vostra Società nell’esercizio 2017. 

In primo luogo è opportuno evidenziare che tutte le maggiori grandezze economico-finanziarie risultano sostanzialmente in linea, se non superiori, come avviene per il MOL, rispetto a quanto periodicamente comunicato ai mercati nel corso dell’anno. 

L’intero bilancio risulta, in generale, fortemente condizionato sia da scelte operate in precedenza, che da componenti straordinarie, tanto che su base adjusted, i ricavi consolidati, il MOL già menzionato e il risultato netto del Gruppo risultano superiori a quelli del 2016, ad eccezione dell’Ebit, di poco inferiore (-2%).

Così, se il risultato netto ammonta a circa 181 milioni di Euro, lo stesso, non tenendo conto dei componenti non ricorrenti, è pari a oltre 214 milioni di Euro, superiore perciò del 2% rispetto alla stessa voce relativa all’esercizio 2016.

Nella fattispecie, l’impatto di tali componenti non ricorrenti incide per 46 milioni di Euro, con un impatto di 33 milioni di Euro sul risultato netto. A questi si aggiungono 52 milioni di Euro di maggiori ammortamenti, quale principale conseguenza degli investimenti nell’information technology, che hanno, come noto, vita utile sensibilmente più breve.

Si evidenzia come nel 2017 l’ammontare degli investimenti sia aumentato, seppure di poco, salendo da 531 a 532 milioni di Euro, con un ulteriore miglioramento rispetto al risultato record dell’esercizio precedente, privilegiandosi, in particolare nella seconda metà dell’esercizio, quelli di natura infrastrutturale. 

Tra tutti, vanno qui sottolineati quelli realizzati dall’Area Idrico per oltre 271 milioni di Euro, finalizzati, per una porzione rilevante, a mitigare, attraverso interventi di manutenzione straordinaria della rete di distribuzione idrica, gli effetti di un intero anno, il 2017, caratterizzato da altissimi picchi di siccità che hanno drasticamente ridotto le risorse disponibili.

Una crisi che ha sollevato il velo sulla reale situazione riguardo allo stress idrico e agli effetti dell’ormai conclamato cambiamento climatico sia a livello nazionale, che mondiale, che ci costringe ad abbandonare un approccio fondato sulla gestione, seppure efficace, dell’emergenza, per orientarci verso una visione più ampia e di lungo periodo, che consenta di mettere in campo ogni soluzione possibile per affrontare il grave stato della risorsa idrica. 

Il nuovo Piano Industriale risponde già, di fatto, attraverso una complessa e coraggiosa pianificazione di investimenti e di azioni, a molte delle esigenze dettate dal nuovo contesto che si è delineato, favorendo altresì una maggiore reattività dell’azienda a fronte di mutamenti non totalmente prevedibili.

Lo scenario presente e futuro è senza dubbio difficile, ma costituisce anche una fonte di opportunità per un’azienda la cui ambizione è quella di crescere, sia acquisendo quote di mercato e di territorio nel proprio Paese, sia promuovendo la propria eccellenza oltre confine tramite iniziative diverse ma con l’obiettivo comune di presentare Acea come partner tecnologico di riferimento per i soggetti chiamati a gestire problematiche attinenti in particolare all’area idrica.

Tecnologia, innovazione e qualità, sono tra i quattro pillars di questo Piano Industriale e necessariamente lo saranno dei successivi, unitamente al fattore velocità, trasversale su tutte le strategie e le attività, ma imprescindibile rispetto alla capacità di leggere e presidiare la trasformazione, tecnologica o climatica che sia. 

Sul piano dell’innovazione, tra gli elementi introdotti in questa Società all’indomani dell’insediamento dell’attuale Consiglio di Amministrazione assume grande rilievo l’impulso dato all’integrazione della sostenibilità nelle strategie industriali del Gruppo. 

La concomitanza dei tempi e le analogie tra le modalità di realizzazione del Piano di Sostenibilità 2018–2022 con la predisposizione del nuovo Piano Industriale, che si sviluppa nello stesso arco temporale, rappresentano la testimonianza quasi tangibile di due processi, un tempo svincolati, che oggi seguono un percorso e una logica univoci nel perseguimento del medesimo risultato finale. 

Ciò è tanto vero che, nel corso della presentazione ai mercati del Piano Industriale, si è voluto dedicare spazio anche all’illustrazione dei maggiori obiettivi previsti dal Piano di Sostenibilità, e si è potuto comunicare che degli oltre 3 miliardi di Euro di investimenti previsti dal primo, ben 1,3 miliardi di Euro perseguono, nell’operatività, gli obiettivi sostenibili declinati dal secondo.

Altrettanto importante è evidenziare come gli obiettivi operativi siano accompagnati da obiettivi di governance finalizzati anch’essi a favorire la progressiva integrazione della sostenibilità, agendo sul governo della Vostra Società, affinché essa attui comportamenti coerenti con le best practice più diffuse e con i principi e gli indirizzi espressi dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana. 

Un immediato riflesso del rilievo assunto da tali temi è rappresentato, dal punto di vista dell’adeguamento della struttura organizzativa della Holding, dalla creazione ex novo della Funzione Risk & Compliance, mentre, sul piano della governance, si è proceduto alla trasformazione del Comitato Etico in Comitato per l’Etica e la Sostenibilità, che ha assunto una nuova composizione esclusivamente endogena, potendone far parte solo Consiglieri di Amministrazione non esecutivi e per la maggior parte indipendenti.

Da quest’anno diviene altresì obbligatoria l’approvazione da parte delle maggiori società quotate della prima Dichiarazione di carattere non finanziario relativa al 2017, che per la Vostra Società ha natura consolidata, riguardando il Gruppo. Il Consiglio di Amministrazione di Acea ha provveduto a tale incombente nella seduta del 14 marzo 2018.

Questo documento si identifica nel Gruppo Acea sostanzialmente con il Bilancio di Sostenibilità, che giunge quest’anno alla sua 20a edizione. Si tratta di uno strumento, al quale ovviamente si rinvia, finalizzato a fornire, secondo un approccio di grande trasparenza, una straordinaria mole di informazioni, ordinate, seguendo lo Standard di rendicontazione più diffuso, il GRI, in modo da garantire la piena comprensione delle attività svolte dalle Società del Gruppo e degli impatti da esse prodotti. 

Il Vertice aziendale si è assegnato obiettivi alti e sfidanti. Gli azionisti di riferimento e i mercati, come il corso del titolo testimonia, hanno mostrato di apprezzare le scelte adottate. Ora il Gruppo è chiamato a uno straordinario sforzo operativo, concentrato e al tempo stesso di lungo periodo, e per compierlo sono dunque necessari il contributo e la passione di tutti, donne e uomini che ad esso sono legati auspicabilmente non solo da un semplice rapporto di lavoro, ma anche da un forte senso di orgoglio e di appartenenza. A tutti loro va la sincera gratitudine del Consiglio di Amministrazione e l’esortazione a fare sempre del proprio meglio, ancora meglio. 

L’Amministratore Delegato Stefano Antonio Donnarumma

Il Presidente Luca Alfredo Lanzalone